Emanuela - Madre, moglie, lavoratrice, artista - Donna

“Ritratto “ è una definizione molto ampia.
E’ un po’ come dire rock: ci sta dentro tutto ed il contrario di tutto.
Personalmente considero il ritratto un modo per conoscersi, per guardare sé stessi in modo diverso, per raccontarsi al proprio presente ed al proprio futuro.
Ritrarre qualcuno è qualcosa di delicato e complesso che, se fatto con consapevolezza, arricchisce come forse nessun altro genere fotografico.
E’ qualcosa che va ben oltre la bella foto, è un ponte emotivo, la necessità di capire l’altro, almeno un po’. Affinché la persona che fotografo, veda davvero se stesso ma con occhi diversi, così che l’arricchimento sia reciproco.
Tutto ciò e anche molto altro si manifesta con particolare evidenza quando fotografo persone intense, dall’interiorità profonda.
Quando è necessario andare ben oltre lo specchio dell’apparenza, indagare in punta di piedi dietro la maschera del quotidiano, approfittare dello spiraglio aperto da uno sguardo, un gesto, una parola, per provare a vedere le impronte che il cammino di ognuno ha intrecciato dentro di sé.
E’ un approccio impegnativo, che richiede tempo ed impegno, ma è il mio ed è l’unico che riesco ad immaginare.








"Io voglio enunciare l’interiorità senza concedere l’intimità."
Roland Barthes